sabato 7 novembre 2009
Il Rototom sunsplash lascia il Friuli Venezia Giulia. Addio al più grande festival reggae d'Europa
E' ufficiale, dall'anno prossimo il Rototom sunsplash non allieterà più l'estate friulana, e molto probabilmente lascerà l'Italia. Dopo vent'anni, la manifestazione che ha fatto conoscere il Friuli a tanti ragazzi, di tuta Europa smonta le tende e fà le valigie. C'è chi dice che verrà spostato in un'altra regione e chi addirittura parla della Spagna, in particolare Barcellona. L'appuntamento estivo di musica e cultura reggae è dunque caduto sotto la mannaia della repressione che ormai da anni colpisce il nostro paese. Il presidente dell'associazione Rototom, Filippo Giunta è stato, infatti, denunciato per istigazione all'uso delle droghe, secondo l'aricolo 79 della legge Fini-Giovanardi. Rischia da tre a dieci anni di reclusione, mentre per il sindaco di Osoppo, il comune nel quale si teneva il festival, potrebbe avviarsi un procedimento per abuso d'ufficio, solo per aver dato la possibilità ai partecipanti della manifestazione di servirsi dell'area campeggio.
Secondo l'accusa il Rototom istigherebbe all'uso di marjuana e hascisc solo per il fatto di essere un festival reggae. In pratica chiunque, da oggi in poi, mette su un disco reggae è passibile di denuncia. Una vera follia, ma che è indice di quello che succede oggi in Italia. Questa è solo una goccia nel mare di repressione e violenza adottata dallo Stato per reprimere i conflitti che in lungo e in largo attraversano la nostra società. Di fronte alla crisi economica si parla di fornire liquidità alle banche, di far ripartire la produzione e di diminuire il deficit, tutte cose legittime per carità, ma al mare di poveracci che abitano le periferie delle grandi città, o che si ritrovano a condurre un'esistenza anonima in province sperdute, a loro è riservato solo il bastone degli sgherri del potere costituito. Ultimo, in ordine di tempo, l'assassinio di Stefano Cucchi ad opera, quasi sicuramente, delle forze dell'ordine. Siamo dei polli in batteria. Ci fanno ingrassare con la loro monnezza e non ci è permesso nemmeno divrtirci e consumare, a nostro rischio e pericolo, droghe leggere. Nè tantomeno ascoltare musica che, secondo i cervelloni al governo, istigherebbe all'uso di cannabis e altre sostanze. Possiamo allora dire che l'uso della violenza da parte della polizia, istiga alla violenza da parte di chi la subisce? Il futuro è cupo, aspettiamoci molta, ma molta violenza. Un grazie allo Stato, che pensa alla nostra felicità e al nostro benessere.
Il 13 novembre parte da Udine la «campagna nazionale di libertà» indetta dal Rototom: musica, incontri e interventi con il titolo «Non processate Bob Marley». E il sindaco di Udine, Furio Honsell, dice: «Perdere il Sunsplash di Osoppo sarebbe per la nostra regione un impoverimento sul piano culturale ed etico prima di tutto. La cultura del Sunsplash promuove l'antirazzismo e l'anticoloniasmo attraverso dibattiti e forum di altissimo livello. Grazie al Rototom il Friuli Venezia Giulia è entrato in contatto con altre culture, aprendosi alla costruzione di una dimensione culturale planetaria che oggi è in gioco».
Rassegnamoci, non vedremo più gente così felice per le strade di Osoppo. Peccato!!!
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