In Italia si sa, lo Stato è molto presente nella quotidianità dei cittadini. E spesso questa presenza non viene vista come una garanzia di cose fatte per bene, al contrario in molti casi lo Stato è inefficiente, sciupone e, cosa ancora più odiosa, ladro. Ho sempre avvertito la rapacità del nostro sistema fiscale: per studiare ho pagato delle tasse, per avere la patente, per fare uno stupido certificato, quando pago le bollette mi ritrovo spesso voci incomprensibili e che puzzano enormemente di fregatura, persino quando al bar bevo una cosa pago un'imposta allo Stato sugli spiriti. Prima di leggere questo report della Confesercenti, però, non sapevo davvero quanto il nostro paese somigliasse a uno staterello medioevale. Il cittadino italiano è taglieggiato, oppresso e depredato da uno Stato che, in sintesi, pretende molto ma poi, in fatto di servizi efficienti, da molto poco. Questi enormi introiti (in Italia la pressione fiscale è al 43,7 %, anche se nella realtà ce chi sostiene che superi il 50%) servono alla politica per continuare a fare spesa pubblica e, dunque, riprodurre dinamiche clientelari e di consenso. Pensate un po' se domani vi dicessero: va bene, eliminiamo qualche tassa inutile ma allo stesso tempo lo Stato non potrà più garantirvi alcuni servizi. Cosa pensereste? Naturalmente che è meglio avere dei servizi assicurati. Purtroppo però le cose non stanno così, perchè non c'è nessuna relazione tra questo enorme carico fiscale e la quantità e la qualità dei servizi offerti al cittadino italiano. Insomma, si potrebbero tagliare una marea di inique tasse, sia per i cittadini che per le imprese, ed avere, se solo lo si volesse, servizi maggiori e migliori. Ma purtroppo nel nostro paese la propaganda politica, di qualsiasi schieramento, ha fatto passare forte il messaggio che senza tasse possiamo rassegnarci a dover acquistare sul mercato un gran numero di servizi che oggi ci vengono offerti gratuitamente. Anche se in realtà li paghiamo, e molto profumatamente. Non c'è dunque da stupirsi se un numero sempre crescente di aziende italiane, in maniera del tutto legale, delocalizza la propria produzione in paesi dove c'è un regime fiscale e una strategia di sviluppo industriale e di ausilio alle imprese più conveniente. E' il caso della Svizzerra.
Leggete questo documento e fatevi un'idea su come si comporta lo Stato nei vostri confronti. A me l'unica definizione che è venuta in mente è: LADRO, LADRO, LADRO.
Ecco il documento redatto dalla Confesercenti. E' possibile anche scaricarlo in pdf e leggerlo sul proprio pc anche quando non siete connessi, basta clikkare su download. Per leggere più comodamente il documento su questa pagina clikkare su fullscreen. Buona incazzatura.
"L'elettore somiglia a un contadino che fa la scaletta a un rubagalline perchè si prenda i polli del suo pollaio".
"Se i popoli si servissero delle armi contro quelli che li hanno armati la guerra sarebbe morta..."
Octave Garnier; copains della Banda Bonnot
L'Anno Primo della Libertà non è mai durato più di un giorno, perché l'indomani stesso gli uomini tornano a cacciarsi sotto il giogo della Legge e della nuova Autorità.
Alekseevic Kropotkin
La più fatale delle combinazioni che può essere creata, sarebbe unire socialismo e assolutismo; unire le aspirazioni del popolo al benessere materiale, con la dittatura o la concentrazione di tutto il potere politico e sociale nelle mani dello stato
Welcome to your blog
-
This is a sample blog posting.
If you log in to the site (the Author Login link is on the very bottom of
this page) you will be able to edit it and all o...
Biblioteca Archivio Germinal apre le sue porte!
-
Archivi da riscoprire: visita guidata all’Archivio del movimento anarchico
e libertario All’interno dell’iniziativa ArchiviAmo www.archivitoscana.it
Presen...
Nessun commento:
Posta un commento