venerdì 16 novembre 2012

Caponero Capobianco. Di Rossella Anitori e Antonio Laforgia

Si svegliano quando è ancora buio; ammassati nei furgoni percorrono un labirinto di strade sterrate fino ai campi dove lavorano a testa bassa per oltre dieci ore. Sono i braccianti della grande piana del pomodoro italiano. Migliaia di migranti africani condannati dalla mancanza di alternative a nutrire il grande serbatoio di lavoro nero che sostiene i profitti dell’industria agroalimentare. Non conoscono buste paga, contratti né diritti. Vengono reclutati dai loro stessi connazionali, i “capineri”, dietro a cui si nasconde il “padrone bianco”. Due facce della stessa medaglia, quella di un sistema che dal 2011 la legge riconosce come reato, ma che nelle campagne italiane è ancora la regola. (Sinossi tratta dal sito http://www.zalab.org/newsite/)

Questa è la prima opera di Rossella Anitori, mentre per Antonio Laforgia siamo al secondo lavoro, dopo il bel Inshallah, anch'esso sull'immigrazione in Europa. A breve verranno fissate delle date per la proiezione integrale del film-documentario. Alle riprese ha collaborato anche il fotografo Raffaele Petralla. 


Caponero Capobianco (doc, 6’, Italia, 2012)
di Rossella Anitori e Antonio Laforgia
Fotografia – Rossella Anitori, Antonio Laforgia, Raffaele Petralla
Montaggio – Rossella Anitori, Antonio Laforgia, Chiara Russo

L'anteprima del documentario, pubblicata sul sito del produttore Zalab. (Se riscontrate problemi nella visione, lasciate caricare un po' il video in "pausa" e poi passate alla riproduzione)



Caponero Capobianco from Za Lab on Vimeo.

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