giovedì 28 maggio 2009
Stefano Montanari a Mafalda
L'appuntamento con lo scienziato Stefano Montanari, esperto di nanopatologie, e dunque di tutto ciò è connesso all'inquinamento da polveri sottili è stato rispettato e mentre vi sto scrivendo il dibattito è in corso. Io sono a Roma e dunque non ho potuto partecipare in prima persona, ma da quello che mi dicono i presenti l'affluenza di gente è significativa. Nei prossimi giorni conto di postare alcuni video dei passaggi più importanti ai fini della divulgazione e dello scontro politico che si è generato intorno alla questione. Speriamo solo che l'insigne scienziato sia di aiuto alla valutazione e alla decisione, in sede elettorale, dei cittadini mafaldesi, che tra qualche giorno dovranno scegliere il nuovo sindaco. In pratica, come ha affermato lo stesso sindaco Valentini, un referendum pro o contro la centrale a biomassa. A presto con nuove informazioni.
martedì 26 maggio 2009
Biomasse a Mafalda: il 28 maggio lo scienziato Stefano Montanari parlerà nel centro bassomolisano
Clikka sull'immagine per ingrandire eleggere il programma dell'incontro
Finalmente Montanari: è il titolo del post che, sul blog dei giovani mafaldesi , pubblicizza l'incontro del 28 maggio (ore 20:30, piazza della Libertà; Mafalda) con lo scienziato esperto di nanopatologie, direttore del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics di Modena. Finalmente! L'esclamazione riguarda tutto quello che nei mesi scorsi è successo attorno all'affaire biomasse nel piccolo centro bassomolisano. Ed è un esclamazione di giubilo degli attivisti "No Biomasse" dopo la paura di non essere presi sul serio dalla popolazione, la mancanza di legittimità scientifica, e il groviglio politico e di interessi che intorno all'opera si è andato creando. Una paura più che giustificata,data l'enorme posta in gioco, che non riguarda solo coloro che si sono caricati sulle spalle l'onere e l'onore di difendere la propria terra da gente che, senza nessun colore politico, gioca una partita personale votata unicamente alla soddisfazione dei propri interessi. Naturalmente sto parlando del sindaco Valentini (sindaco di Mafalda), che nei mesi in cui il feroce (ma costruttivo) dibattito ha infiammato la vita pubblica dei mafaldesi, ha cercato in ogni modo di sviare il confronto, e di far apparire il movimento contro la centrale come un mero avversario politico. Posso assicurare che c'è molto di più in ballo e il sindaco lo sa bene, ma sa nache che affrontando la protesta sul terreno del merito avrebbe perso senza appello. Prima di tutto perchè la banca di cui è presidente è la prima finanziatrice del progetto; secondo perchè oltre ai suoi interessi, in sostanza, nelle tasche dei mafaldesi non andrà assolutamente nulla, ma nei loro polmoni si, ed è questo che preoccupa gli attivisti. Valentini dall'inizio della vicenda ha cercato in tutti i modi di creare, da navigato politico di paese, due fronti contrapposti: o con me, o contro di me. E la decisione di elevare le prossime elezioni amministrative a referendum sulle biomasse ( il sindaco del centrodestra che si gioca la poltrona con lui è contrario al progetto) è stata una mossa squallida, che dimostra come il sindaco è alla canna del gas degli argomenti a favore della sua causa. In un piccolo paese, spesso, una persona che da tanto tempo occupa la poltrona di primo cittadino, consolida dei rapporti con la popolazione che vanno aldilà della fiducia politica. Il legame tra elettore ed eletto può riguardare favori, posti di lavoro concessi, pratiche sbloccate e tanti altre piccole concessioni che, tutte lecite ci mancherebbe altro, al momento di decidere sull'operato di un politico offuscano la ragione, e non permettono un'analisi obiettiva. Valentini ha fatto quadrato intorno alle sue truppe, e di sicuro parecchie persone hanno timore di perdere alcuni privilegi acquisiti. Dunque il discorso che da tempo sento quando torno a Mafalda, sul fatto che se sei di sinistra devi votare a sinistra (Valentini è del Pd), a discapito della ragionevolezza e di quella che è l'impostazione nazionale della sinistra in merito all'ambiente, mi fa ridere. Cosa c'entra la destra e la sinistra in questa storia? Non si capisce. In un paesino popolato da neanche 2.000 anime l'agone politico più che da ideee è popolato da interessi, e questo sindaco tutto sta facendo tranne che tutelare gli interessi dei suoi cittadini/elettori. Per questo finalmente Montanari: il 28 maggio a Mafalda si parlerà del merito della questione, si toccheranno temi che riguardano la qualità della vita nella nostra epoca, sempre più popolata da rifiuti e fumi velenosi. Si parlerà di un paesino che con questa decisione si giocherà molto del suo futuro. Spero che nel segreto dell'urna gli elettori scelgano valutando i fatti e non le minacce politiche di un affarista senza vergogna.
La popolazione si mobilita contro il progettato scempio ambientale
Finalmente Montanari: è il titolo del post che, sul blog dei giovani mafaldesi , pubblicizza l'incontro del 28 maggio (ore 20:30, piazza della Libertà; Mafalda) con lo scienziato esperto di nanopatologie, direttore del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics di Modena. Finalmente! L'esclamazione riguarda tutto quello che nei mesi scorsi è successo attorno all'affaire biomasse nel piccolo centro bassomolisano. Ed è un esclamazione di giubilo degli attivisti "No Biomasse" dopo la paura di non essere presi sul serio dalla popolazione, la mancanza di legittimità scientifica, e il groviglio politico e di interessi che intorno all'opera si è andato creando. Una paura più che giustificata,data l'enorme posta in gioco, che non riguarda solo coloro che si sono caricati sulle spalle l'onere e l'onore di difendere la propria terra da gente che, senza nessun colore politico, gioca una partita personale votata unicamente alla soddisfazione dei propri interessi. Naturalmente sto parlando del sindaco Valentini (sindaco di Mafalda), che nei mesi in cui il feroce (ma costruttivo) dibattito ha infiammato la vita pubblica dei mafaldesi, ha cercato in ogni modo di sviare il confronto, e di far apparire il movimento contro la centrale come un mero avversario politico. Posso assicurare che c'è molto di più in ballo e il sindaco lo sa bene, ma sa nache che affrontando la protesta sul terreno del merito avrebbe perso senza appello. Prima di tutto perchè la banca di cui è presidente è la prima finanziatrice del progetto; secondo perchè oltre ai suoi interessi, in sostanza, nelle tasche dei mafaldesi non andrà assolutamente nulla, ma nei loro polmoni si, ed è questo che preoccupa gli attivisti. Valentini dall'inizio della vicenda ha cercato in tutti i modi di creare, da navigato politico di paese, due fronti contrapposti: o con me, o contro di me. E la decisione di elevare le prossime elezioni amministrative a referendum sulle biomasse ( il sindaco del centrodestra che si gioca la poltrona con lui è contrario al progetto) è stata una mossa squallida, che dimostra come il sindaco è alla canna del gas degli argomenti a favore della sua causa. In un piccolo paese, spesso, una persona che da tanto tempo occupa la poltrona di primo cittadino, consolida dei rapporti con la popolazione che vanno aldilà della fiducia politica. Il legame tra elettore ed eletto può riguardare favori, posti di lavoro concessi, pratiche sbloccate e tanti altre piccole concessioni che, tutte lecite ci mancherebbe altro, al momento di decidere sull'operato di un politico offuscano la ragione, e non permettono un'analisi obiettiva. Valentini ha fatto quadrato intorno alle sue truppe, e di sicuro parecchie persone hanno timore di perdere alcuni privilegi acquisiti. Dunque il discorso che da tempo sento quando torno a Mafalda, sul fatto che se sei di sinistra devi votare a sinistra (Valentini è del Pd), a discapito della ragionevolezza e di quella che è l'impostazione nazionale della sinistra in merito all'ambiente, mi fa ridere. Cosa c'entra la destra e la sinistra in questa storia? Non si capisce. In un paesino popolato da neanche 2.000 anime l'agone politico più che da ideee è popolato da interessi, e questo sindaco tutto sta facendo tranne che tutelare gli interessi dei suoi cittadini/elettori. Per questo finalmente Montanari: il 28 maggio a Mafalda si parlerà del merito della questione, si toccheranno temi che riguardano la qualità della vita nella nostra epoca, sempre più popolata da rifiuti e fumi velenosi. Si parlerà di un paesino che con questa decisione si giocherà molto del suo futuro. Spero che nel segreto dell'urna gli elettori scelgano valutando i fatti e non le minacce politiche di un affarista senza vergogna.
La popolazione si mobilita contro il progettato scempio ambientale
lunedì 25 maggio 2009
Finale di Champions: tra le stelle anche i prezzi si adeguano
Prezzi alle stelle per i biglietti della finale di Roma in programma mercoledì tra Man. United e Barcellona. A due giorni dallo storico incontro tra le due migliori squadre del mondo, i tickets rimasti invenduti, come da norma, sono schizzati alle stelle. Arrivando a costare in alcuni casi anche più di 2.000 euro. Va bene, il match è di quelli da far venire l'aquolina in bocca anche al meno appassionato di calcio. Ma 2.000 euro, cazzo.... Sperando che la serata romana possa regalare grandi emozioni anche a noi poveri "pallonari" costretti davanti allo schermo, per ovvi motivi economici. E possibilmente vinca il migliore, cioè il Barcellona, perchè di questi inglesi non se ne puo più. Non fosse per altro che il vademecum "somministrato" agli angioletti/hooligans in trasferta nella città eterna, che a leggerlo sembra debbano andare a cedere una partita a Baghdad. Forza Barca.
Terminator 4 Salvation
Preparatevi, il 5 giugno anche in Italia uscirà l'attesissimo quarto episodio della saga Terminator. A livello di trama non ne so molto, ma guardando il trailer e i primi stralci rilasciati dalla WB potete stare certi che non deluderà. Anzi, è una figata micidiale. Uno di quei film che assolutamente, se si ama anche il cinema di puro intrattenimento, non si può perdere. In tutto è costato 200mln di dollari, per lo più spesi per realizzare i magnifici effetti speciali, che sono poi la vera attrazione del film. Anche se non sottovaluterei del tutto la trama, che per i primi due episodi della saga è stata davvero rivoluzionaria. Oltretutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui si parla sempre più spesso di automazione e informatizzazione a tutti i livelli, anche i più impensabili solo fino a dieci anni fa, non mi sembra del tutto pura immaginazione pensare un mondo nel quale le macchine ragionano. E soprattutto hanno deciso di "romperci il culo".
Ecco il trailer_Fantastico
Genzano di Roma: attivista perquisito "in cerca di esplosivo"
Pubblicato su Il Manifesto
Convocato in commissariato per una formalità, si scopre indagato per possesso di materiale esplosivo. È successo martedì scorso a Genzano, in provincia di Roma. Protagonista della vicenda Emiliano Viti, membro del coordinamento contro l'inceneritore di Albano e, fino al 2007, assessore alla cultura del comune dei Castelli romani in quota Prc, in seguito passato a Sinistra Critica. L'attivista era negli uffici della polizia di Genzano, dove si era recato per eleggere domicilio, quando è stato raggiunto da una telefonata della questura di Latina che lo informava dell'imminente perquisizione della sua abitazione. Gli inquirenti cercavano materiale esplosivo, ma a casa di Viti - che è stato anche sottoposto a perquisizione corporale all'interno del commissariato - gli agenti della Digos di Latina hanno controllato anche il computer e i cassetti della scrivania. Dopo ore di ricerca, alla fine è spuntata fuori dallo scantinato una scatola di vecchi petardi, raudi comuni, come quelli per capodanno o da stadio. Ma la polizia scientifica di Velletri - dove Viti è stato portato subito dopo per le foto segnaletiche e le impronte - li sta ancora analizzando per valutarne la pericolosità. L'attivista si è così scoperto indagato per fatti risalenti lo scorso 14 dicembre, quando durante una manifestazione ad Aprilia, promossa dai comitati cittadini che si battono contro l'installazione nel territorio di una centrale turbogas, era stato identificato attraverso alcuni filmati come il responsabile del lancio di alcuni petardi contro gli agenti che sorvegliavano il corteo. Quel giorno i manifestanti occuparono per circa un'ora e mezza un tratto della via Pontina, e per questa infrazione amministrativa una quarantina di loro vennero multati. La tensione poi salì quando una parte del corteo si diresse verso il sito destinato al termogeneratore, fino a qualche scaramuccia con le forze dell'ordine. Una manifestazione così, non s'ha da ripetere, evidentemente.
Convocato in commissariato per una formalità, si scopre indagato per possesso di materiale esplosivo. È successo martedì scorso a Genzano, in provincia di Roma. Protagonista della vicenda Emiliano Viti, membro del coordinamento contro l'inceneritore di Albano e, fino al 2007, assessore alla cultura del comune dei Castelli romani in quota Prc, in seguito passato a Sinistra Critica. L'attivista era negli uffici della polizia di Genzano, dove si era recato per eleggere domicilio, quando è stato raggiunto da una telefonata della questura di Latina che lo informava dell'imminente perquisizione della sua abitazione. Gli inquirenti cercavano materiale esplosivo, ma a casa di Viti - che è stato anche sottoposto a perquisizione corporale all'interno del commissariato - gli agenti della Digos di Latina hanno controllato anche il computer e i cassetti della scrivania. Dopo ore di ricerca, alla fine è spuntata fuori dallo scantinato una scatola di vecchi petardi, raudi comuni, come quelli per capodanno o da stadio. Ma la polizia scientifica di Velletri - dove Viti è stato portato subito dopo per le foto segnaletiche e le impronte - li sta ancora analizzando per valutarne la pericolosità. L'attivista si è così scoperto indagato per fatti risalenti lo scorso 14 dicembre, quando durante una manifestazione ad Aprilia, promossa dai comitati cittadini che si battono contro l'installazione nel territorio di una centrale turbogas, era stato identificato attraverso alcuni filmati come il responsabile del lancio di alcuni petardi contro gli agenti che sorvegliavano il corteo. Quel giorno i manifestanti occuparono per circa un'ora e mezza un tratto della via Pontina, e per questa infrazione amministrativa una quarantina di loro vennero multati. La tensione poi salì quando una parte del corteo si diresse verso il sito destinato al termogeneratore, fino a qualche scaramuccia con le forze dell'ordine. Una manifestazione così, non s'ha da ripetere, evidentemente.
Roma, due scuole chiuse «per virus»
Pubblicato sul MAnifesto del 23/05/2009
TAGLIO BASSO | di Luigi Menichilli - ROMA
FEBBRE SUINA
Roma, due scuole chiuse «per virus»
8 studenti contagiati dopo un viaggio a New York
L'influenza A/H1N1, più conosciuta come «febbre suina», sbarca a scuola. E lo fa insieme a un gruppo di studenti di due istituti della capitale - il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e il liceo classico Dante Alighieri - di ritorno lo scorso 19 maggio da un viaggio a New York. I casi accertati dall'Iss sono otto, mentre per altri sospetti si attendono i risultati dei test. I liceali, dopo un primo ricovero e trattamento negli ospedali Gemelli e Spallanzani, sono stati tutti dimessi e le loro «condizioni non destano preoccupazione». Il viceministro della sanità Ferrruccio Fazio, in accordo con il ministro dell'istruzione Gelmini ha disposto la chiusura delle due scuole per una settimana, «per limitare al massimo la possibile diffusione del virus». Gli studenti facevano parte di un gruppo di 400 ragazzi italiani in viaggio d'istruzione nella metropoli americana, di cui il ministero fa sapere che «verificherà la situazione sanitaria». Fazio ha spiegato che sono coinvolte altre quattro scuole in Sicilia, e che si sta facendo di tutto per «rintracciare le persone e verificare se ci sono altri casi accertati. Se non saranno accertati - ha continuato - le scuole non chiuderanno». E sempre ieri la regione Friuli Venezia Giulia ha disposto, in via precauzionale, la chiusura di una scuola materna a Porcia, in provincia di Pordenone, frequentata da un bambino a cui è stato accertato il contagio da influenza «A», fortunatamente fuori pericolo. Dall'inizio dell'epidemia in Italia le persone colpite sono 18, e nel mondo sono stati registrati 11.168 casi, divisi per 42 paesi.
TAGLIO BASSO | di Luigi Menichilli - ROMA
FEBBRE SUINA
Roma, due scuole chiuse «per virus»
8 studenti contagiati dopo un viaggio a New York
L'influenza A/H1N1, più conosciuta come «febbre suina», sbarca a scuola. E lo fa insieme a un gruppo di studenti di due istituti della capitale - il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e il liceo classico Dante Alighieri - di ritorno lo scorso 19 maggio da un viaggio a New York. I casi accertati dall'Iss sono otto, mentre per altri sospetti si attendono i risultati dei test. I liceali, dopo un primo ricovero e trattamento negli ospedali Gemelli e Spallanzani, sono stati tutti dimessi e le loro «condizioni non destano preoccupazione». Il viceministro della sanità Ferrruccio Fazio, in accordo con il ministro dell'istruzione Gelmini ha disposto la chiusura delle due scuole per una settimana, «per limitare al massimo la possibile diffusione del virus». Gli studenti facevano parte di un gruppo di 400 ragazzi italiani in viaggio d'istruzione nella metropoli americana, di cui il ministero fa sapere che «verificherà la situazione sanitaria». Fazio ha spiegato che sono coinvolte altre quattro scuole in Sicilia, e che si sta facendo di tutto per «rintracciare le persone e verificare se ci sono altri casi accertati. Se non saranno accertati - ha continuato - le scuole non chiuderanno». E sempre ieri la regione Friuli Venezia Giulia ha disposto, in via precauzionale, la chiusura di una scuola materna a Porcia, in provincia di Pordenone, frequentata da un bambino a cui è stato accertato il contagio da influenza «A», fortunatamente fuori pericolo. Dall'inizio dell'epidemia in Italia le persone colpite sono 18, e nel mondo sono stati registrati 11.168 casi, divisi per 42 paesi.
Fermato con 3 grammi di hashish, curato con gli psicofarmaci
Articolo pubblicato su Il Manifesto del 20/05/2009
TAGLIO BASSO | di Luigi Menichilli - ROMA
ROMA - L'odissea di un minorenne accusato di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri il tribunale lo ha rimesso in libertà
Fermato con 3 grammi di hashish, curato con gli psicofarmaci
Arrestato perché sorpreso con tre grammi di hashish in tasca, sottoposto a trattamenti psichiatrici, curato con psicofarmaci e alla fine assolto dal tribunale dei minori di Roma. Una disavventura giudiziaria durata otto mesi durante i quali a Simone, 17 anni, romano, accusato di detenzione, spaccio e violenza a pubblico ufficiale, è sembrato di vivere un incubo. La sua unica colpa sono stati quei 3 grammi di fumo, insieme alla reazione avuta al momento del fermo, quando non ha capito che le persone che lo avevano bloccato in strada erano carabinieri in borghese.
La sua storia ha dell'incredibile, e inizia l'8 ottobre dell'anno scorso. Simone si trova nella periferia romana quando viene fermato dai carabinieri che, perquisendolo, gli trovano addosso i 3 grammi di «fumo». Preso alle spalle il ragazzo reagisce cercando di divincolarsi, guadagnandosi così l'accusa di violenza a pubblico ufficiale. «In caserma - spiega l'associazione tana liberi tutti, che assiste Simone - viene sottoposto a pressioni fisiche e psicologiche e finisce per ammettere tutte le accuse pur di porre fine all'interrogatorio e tornare a casa». Di storie così nel nostro paese, a causa la legge Fini-Giovanardi, ne capitano tante, ma è a questo punto che la vicenda del giovane romano diventa un calvario. Invece di essere rilasciato, Simone viene trattenuto all'interno di un Cpa (Centro di prima accoglienza) di Roma per vari giorni, in attesa di comparire davanti al Gip per l'udienza. A impedire il suo rilascio non sono i presunti reati commessi, ma la sua condizione sociale e familiare. Simone è orfano di madre e il padre ha problemi legali e psichiatrici. Il giudice non ritiene quindi opportuno far risiedere il ragazzo a casa del genitore, tanto più che nei suoi confronti è già avviato un atto di decadenza della patria potestà. Dopo il Cpa per il giovane romano si aprono le porte del CpiM (Centro di pronto intervento minori) di Torre Spaccata, ma gli assistenti sociali, in accordo con le altre autorità, vedono la sua permanenza nella capitale destabilizzante, per via delle cattive frequentazioni che potrebbero renderlo ancora più «instabile di mente». Viene dunque deciso di spostarlo fuori dalla capitale, ma nessuno si sarebbe immaginato che la scelta cadesse sul Cpm (Custodia preventiva minorenni) di Settingiano, una località a 600 chilometri da Roma in provincia di Catanzaro. In pratica Simone viene sradicato dalla propria realtà e allontanato da tutte le persone a lui care. Per di più nel Cpm viene sottoposto anche a cure psichiatriche a base di psicofarmaci che gli procurano effetti collaterali terribili, facendolo stare male. Mentre è recluso in Calabria il suo avvocato tenta di farlo riavvicinare a casa, ma il tribunale del riesame boccia la proposta di domicilio in una famiglia romana. E' l'ultimo tentativo di tirarlo fuori da li. Dal Cpm Simone uscirà soltanto il 23 marzo per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Durante la sua odissea nessuno si è preoccupato di assicurargli il diritto allo studio (al momento dell'arresto frequentava regolarmente il 4° superiore) e solo la benevolenza del preside del suo istituto alberghiero gli permetterà di non perdere l'anno. In questo periodo le uniche persone sulle quali ha potuto sempre contare sono stati gli amici del Laboratorio sociale tana liberi tutti, che da quel maledetto 8 ottobre si sono mobilitati e hanno lottato per la sua liberazione, senza «prassi terapeutiche obbligate». Ora Simone può lasciarsi alle spalle la triste vicenda che lo ha visto protagonista, e tornare al suo lavoro, al suo stage e ai suoi studi diciassettenne. Felice e di nuovo libero.
Roma 20/05/2009
TAGLIO BASSO | di Luigi Menichilli - ROMA
ROMA - L'odissea di un minorenne accusato di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Ieri il tribunale lo ha rimesso in libertà
Fermato con 3 grammi di hashish, curato con gli psicofarmaci
Arrestato perché sorpreso con tre grammi di hashish in tasca, sottoposto a trattamenti psichiatrici, curato con psicofarmaci e alla fine assolto dal tribunale dei minori di Roma. Una disavventura giudiziaria durata otto mesi durante i quali a Simone, 17 anni, romano, accusato di detenzione, spaccio e violenza a pubblico ufficiale, è sembrato di vivere un incubo. La sua unica colpa sono stati quei 3 grammi di fumo, insieme alla reazione avuta al momento del fermo, quando non ha capito che le persone che lo avevano bloccato in strada erano carabinieri in borghese.
La sua storia ha dell'incredibile, e inizia l'8 ottobre dell'anno scorso. Simone si trova nella periferia romana quando viene fermato dai carabinieri che, perquisendolo, gli trovano addosso i 3 grammi di «fumo». Preso alle spalle il ragazzo reagisce cercando di divincolarsi, guadagnandosi così l'accusa di violenza a pubblico ufficiale. «In caserma - spiega l'associazione tana liberi tutti, che assiste Simone - viene sottoposto a pressioni fisiche e psicologiche e finisce per ammettere tutte le accuse pur di porre fine all'interrogatorio e tornare a casa». Di storie così nel nostro paese, a causa la legge Fini-Giovanardi, ne capitano tante, ma è a questo punto che la vicenda del giovane romano diventa un calvario. Invece di essere rilasciato, Simone viene trattenuto all'interno di un Cpa (Centro di prima accoglienza) di Roma per vari giorni, in attesa di comparire davanti al Gip per l'udienza. A impedire il suo rilascio non sono i presunti reati commessi, ma la sua condizione sociale e familiare. Simone è orfano di madre e il padre ha problemi legali e psichiatrici. Il giudice non ritiene quindi opportuno far risiedere il ragazzo a casa del genitore, tanto più che nei suoi confronti è già avviato un atto di decadenza della patria potestà. Dopo il Cpa per il giovane romano si aprono le porte del CpiM (Centro di pronto intervento minori) di Torre Spaccata, ma gli assistenti sociali, in accordo con le altre autorità, vedono la sua permanenza nella capitale destabilizzante, per via delle cattive frequentazioni che potrebbero renderlo ancora più «instabile di mente». Viene dunque deciso di spostarlo fuori dalla capitale, ma nessuno si sarebbe immaginato che la scelta cadesse sul Cpm (Custodia preventiva minorenni) di Settingiano, una località a 600 chilometri da Roma in provincia di Catanzaro. In pratica Simone viene sradicato dalla propria realtà e allontanato da tutte le persone a lui care. Per di più nel Cpm viene sottoposto anche a cure psichiatriche a base di psicofarmaci che gli procurano effetti collaterali terribili, facendolo stare male. Mentre è recluso in Calabria il suo avvocato tenta di farlo riavvicinare a casa, ma il tribunale del riesame boccia la proposta di domicilio in una famiglia romana. E' l'ultimo tentativo di tirarlo fuori da li. Dal Cpm Simone uscirà soltanto il 23 marzo per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Durante la sua odissea nessuno si è preoccupato di assicurargli il diritto allo studio (al momento dell'arresto frequentava regolarmente il 4° superiore) e solo la benevolenza del preside del suo istituto alberghiero gli permetterà di non perdere l'anno. In questo periodo le uniche persone sulle quali ha potuto sempre contare sono stati gli amici del Laboratorio sociale tana liberi tutti, che da quel maledetto 8 ottobre si sono mobilitati e hanno lottato per la sua liberazione, senza «prassi terapeutiche obbligate». Ora Simone può lasciarsi alle spalle la triste vicenda che lo ha visto protagonista, e tornare al suo lavoro, al suo stage e ai suoi studi diciassettenne. Felice e di nuovo libero.
Roma 20/05/2009
sabato 16 maggio 2009
Sole a primavera
E infine, dopo tanta pioggia e freddo che non se ne poteva più, anche a Roma è arrivata la primavera. O meglio, l'estate. Si perchè fa un caldo da summer beach festival. Dovrebbe essere, questa, una buona notizia, proprio perchè veniamo da un lungo inverno, che per lo più è stato piovoso e freddo, e non ci ha risparmiato tutta la cupezza di cui è capace. Ma come si fa a essere felici di Roma a trenta gradi? Probabilmente non c'è nulla di più inadatto alla vita. Il problema è l'innaturalità di questo caldo, che mischiato ai ben noti problemi traffico e smog, da vita a un cocktail di rara bruttura. Da ora in avanti, tranne qualche piccola intermittenza, aspetteremo con ansia la sera, smaniosi di riabbracciarci senza sudare.
Niente e tutto
E' difficile pensare in mezzo al casino delle nostre città. Ma provarci è d'obbligo, e soprattutto un'attività necessaria se non si vuole regredire allo stato passivo di chi, soltanto, subisce gli stimoli del circostante. La verità è che nel nostro mondo non è più possibile fuggire la realtà. Essa vi insegue, vi bracca e prima poi vi prende. In particolare se si è scelto di fare un lavoro che della realtà fa la sua materia prima. Come il giornalismo, che di una certa realtà si ciba. Tiziano Terzani diceva: "un fatto diventa storia solo quando qualcuno lo racconta". Ebbene, la nostra storia interiore diventa storia, come succede in molti scrittori e intellettuali, solo nel momento in cui decidiamo di raccontarla, quando la facciamo venire a galla, in mezzo al mare magnum della storia ufficiale. A volte si ha l'esigenza di raccontare non soltanto ciò che si vede con gli occhi, a volte si sente il bisogno di raccontare la storia immateriale dei nostri pensieri, che sono quello che di più vicino c'è alla vera realtà delle cose. Essi si manifestano, prima o poi. Come delle epifanie prendono forma davanti a noi, e la realtà viene riplasmata in base a loro. Non c'è nulla di più vero di ciò che ogni giorno ci informa ma allo stesso tempo rimane nascosto dentro di noi. Nella nostra anima, nei nostri pensieri.
sabato 2 maggio 2009
Terremoto in Abruzzo: ore 22:45, ultimo report della sequenza sismica
Aggiungere due ore all'orario indicato per ottenere l'ora italiana. Il report adotta il sistema di misurazione universale del tempo (Utc).
Data | Ora (UTC) | Lat | Lon | Prof(Km) | Mag | Distretto Sismico | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
2009/05/02 | 20:15:00 | 42.296 | 13.495 | 9.4 | Ml:3.3 | Valle_dell'Aterno | |
2009/05/02 | 15:43:07 | 42.319 | 13.561 | 5.5 | Ml:2.6 | Valle_dell'Aterno | |
2009/05/02 | 09:27:24 | 35.59 | 14.69 | 21.5 | Ml:2.9 | Mar_di_Sicilia | |
2009/05/02 | 05:21:23 | 42.338 | 13.384 | 10.9 | Ml:2.7 | Aquilano | |
2009/05/02 | 02:23:12 | 42.283 | 13.459 | 10 | Ml:2.4 | Valle_dell'Aterno | |
2009/05/02 | 02:21:02 | 42.496 | 13.358 | 9.7 | Ml:3.2 | Gran_Sasso | |
2009/05/01 | 20:34:44 | 42.329 | 13.495 | 10 | Ml:3.3 | Valle_dell'Aterno | |
2009/05/01 | 20:16:36 | 42.417 | 13.262 | 10.1 | Ml:2.6 | Aquilano | |
2009/05/01 | 09:26:00 | 42.261 | 13.481 | 10.4 | Ml:2.6 | Velino-Sirente | |
2009/05/01 | 08:08:24 | 42.265 | 13.487 | 9.8 | Ml:2.5 | Valle_dell'Aterno | |
2009/05/01 | 07:53:54 | 38.216 | 14.844 | 141.5 | Ml:3.1 | Golfi_di_Patti_e_di_Milazzo | |
2009/05/01 | 05:12:51 | 42.28 | 13.47 | 9 | Ml:3.8 | Valle_dell'Aterno |
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