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Finalmente Montanari: è il titolo del post che, sul blog dei giovani mafaldesi , pubblicizza l'incontro del 28 maggio (ore 20:30, piazza della Libertà; Mafalda) con lo scienziato esperto di nanopatologie, direttore del laboratorio di ricerca Nanodiagnostics di Modena. Finalmente! L'esclamazione riguarda tutto quello che nei mesi scorsi è successo attorno all'affaire biomasse nel piccolo centro bassomolisano. Ed è un esclamazione di giubilo degli attivisti "No Biomasse" dopo la paura di non essere presi sul serio dalla popolazione, la mancanza di legittimità scientifica, e il groviglio politico e di interessi che intorno all'opera si è andato creando. Una paura più che giustificata,data l'enorme posta in gioco, che non riguarda solo coloro che si sono caricati sulle spalle l'onere e l'onore di difendere la propria terra da gente che, senza nessun colore politico, gioca una partita personale votata unicamente alla soddisfazione dei propri interessi. Naturalmente sto parlando del sindaco Valentini (sindaco di Mafalda), che nei mesi in cui il feroce (ma costruttivo) dibattito ha infiammato la vita pubblica dei mafaldesi, ha cercato in ogni modo di sviare il confronto, e di far apparire il movimento contro la centrale come un mero avversario politico. Posso assicurare che c'è molto di più in ballo e il sindaco lo sa bene, ma sa nache che affrontando la protesta sul terreno del merito avrebbe perso senza appello. Prima di tutto perchè la banca di cui è presidente è la prima finanziatrice del progetto; secondo perchè oltre ai suoi interessi, in sostanza, nelle tasche dei mafaldesi non andrà assolutamente nulla, ma nei loro polmoni si, ed è questo che preoccupa gli attivisti. Valentini dall'inizio della vicenda ha cercato in tutti i modi di creare, da navigato politico di paese, due fronti contrapposti: o con me, o contro di me. E la decisione di elevare le prossime elezioni amministrative a referendum sulle biomasse ( il sindaco del centrodestra che si gioca la poltrona con lui è contrario al progetto) è stata una mossa squallida, che dimostra come il sindaco è alla canna del gas degli argomenti a favore della sua causa. In un piccolo paese, spesso, una persona che da tanto tempo occupa la poltrona di primo cittadino, consolida dei rapporti con la popolazione che vanno aldilà della fiducia politica. Il legame tra elettore ed eletto può riguardare favori, posti di lavoro concessi, pratiche sbloccate e tanti altre piccole concessioni che, tutte lecite ci mancherebbe altro, al momento di decidere sull'operato di un politico offuscano la ragione, e non permettono un'analisi obiettiva. Valentini ha fatto quadrato intorno alle sue truppe, e di sicuro parecchie persone hanno timore di perdere alcuni privilegi acquisiti. Dunque il discorso che da tempo sento quando torno a Mafalda, sul fatto che se sei di sinistra devi votare a sinistra (Valentini è del Pd), a discapito della ragionevolezza e di quella che è l'impostazione nazionale della sinistra in merito all'ambiente, mi fa ridere. Cosa c'entra la destra e la sinistra in questa storia? Non si capisce. In un paesino popolato da neanche 2.000 anime l'agone politico più che da ideee è popolato da interessi, e questo sindaco tutto sta facendo tranne che tutelare gli interessi dei suoi cittadini/elettori. Per questo finalmente Montanari: il 28 maggio a Mafalda si parlerà del merito della questione, si toccheranno temi che riguardano la qualità della vita nella nostra epoca, sempre più popolata da rifiuti e fumi velenosi. Si parlerà di un paesino che con questa decisione si giocherà molto del suo futuro. Spero che nel segreto dell'urna gli elettori scelgano valutando i fatti e non le minacce politiche di un affarista senza vergogna.
La popolazione si mobilita contro il progettato scempio ambientale
martedì 26 maggio 2009
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