sabato 2 marzo 2013

Nonostante lo stallo, la situazione politica attuale è un'opportunità che bisogna cogliere

A quasi una settimana dal voto lo scenario politico italiano sembra completamente in stallo. Sui media tradizionali, giornali, tv e radio, si possono trovare le più disparate ipotesi di governo e l'atmosfera che regna sovrana è quella drammatica della pre-apocalisse. Crisi economica e politica sommate all'incertezza sul futuro assetto governativo rendono ancora più fosco il futuro del nostro paese e i pusillanime, si sa, , in situazioni del genere abbondano e si riproducono alla velocità della luce. Sono pochi infatti coloro che vedono nella situazione politica venuta fuori dalle urne, unica nella storia della repubblica italiana, un'opportunità reale di cambiamento, di rottura drastica nei confronti di un passato politico appesantito e reso indigesto da scandali, abusi di potere, comportamenti pubblici inadeguati e lontananza dai problemi quotidiani della gente comune. L'affermazione dirompente del Movimento 5 stelle ha già portato un effetto benefico, ingenerando nell'animo dei vegliardi della politica nostrana il sacro terrore del popolo, un sentimento che dovrebbe essere sempre presente ma che tra i nostri amministratori è merce rara. Dopo anni di intoccabilità, favorita anche dalla cristallizzazione dei bacini elettorali a cui i vari partiti attingono, e che mai prima d'ora avevano subito un riposizionamento così brusco, la gente sente di potersi disfare definitivamente dei vecchi e inadeguati professionisti della politica. E questa sensazione può riaccendere la speranza, oltre che portare i futuri amministratori ad una maggiore efficienza e a comportamenti più consoni e rispettosi di un paese che è in profonda sofferenza.

E' ancora troppo presto anche solo per poter immaginare cosa accadrà da qui a qualche mese, quale sarà l'atteggiamento dei tanti nuovi eletti, quanto tempo occorrerà loro per capire la macchina istituzionale dello stato e ambientarsi nelle nuovo ruolo che, per forza di cose, non potrà essere più solo quello dei contestatari tout court, ma che dovrà necessariamente abbinarsi ad un attivismo propositivo. Tutte queste novità rendono complicato il gioco delle ipotesi. Ma è proprio questo il bello!! C'è un aria di attesa, di paura si, ma anche carica di grandi aspettative. Probabilmente il compito storico del M5S sarà quello di fare pulizia, rendere più accettabili i costi della politica e sbloccare l'impasse istituzionale che lega il potere legislativo ad un bicameralismo perfetto non più sostenibile. La mia previsione è che espletati questi compiti il fenomeno dei grillini andrà lentamente riassorbendosi all'interno di forze politice, magari nuove, ma differenti dallo stile movimentista e protestatario che oggi anima il M5S. Non una rivoluzione quindi, quelle devono per forza vedere scorrere il sangue. ma un radicale periodo di riforme e normalizzazione del panorama politico italiano. O almeno spero!!!!

Nessun commento:

Posta un commento