martedì 28 aprile 2009

Astutillo Malgioglio:l'eterno secondo che aiutava gli ultimi

Qualcuno ricorda chi fosse Astutillo Malgioglio? Penso pochi. Per me, sin da piccolo grande appassionato di calcio, la faccia di Malgioglio, di professione portiere, è una delle cose che ricordo di più degli anni in cui l'Inter di Giovanni Trapattoni vinceva il campionato e stracciava ogni record. In quella fantastica stagione, 88/89, il portierone nerazzurro rispondeva al nome di "uomo ragno" Zenga e artefici del memorabile scudetto dei record furono campioni del calibro di Lothar Matthaus. Adreas Brehme, Ramon Diaz, Nicola Berti e tanti altri. Ma se qualcuno mi fa tornare in mente quel periodo, e quel campionato, la prima cosa a cui penso è la figurina panini con la foto di Astutillo Malgioglio. E questo nonostante, causa la grande continuità di Zenga, dal 1986 al 1991 egli avesse collezzionato solo 12 presenze. In pratica una figura fissa della panchina nerazzurra. Oltre alla carriera agonistica di Malgioglio si ricorda il grande impegno a favore dei portatori di handicap, impegno che andò avanti anche dopo il suo ritiro da calciatore. Proprio a questa sua sensibilità è legata una curiosa vicenda che avvenne quando Malgioglio, nella stagione 85/86 da primo portierte, difendeva i pali della Lazio. Al termine di una partita di campionato, che vide la Lazio perdere in casa 4-3 con il Vicenza, i tifosi inscenaro una veemente contestazione diretta a tutta la squadra e in particolare al loro estremo difensore, reo di essere stato poco convincente in occasione di due gol. Sotto una pioggia di fischi e imprecazioni Malgioglio si tolse la divisa della squadra, la gettò per terra e ci sputò sopra. Molti anni dopo il portiere giustificò questo suo gesto sostenendo di essere stato bersaglio di uno striscione molto offensivo, sul quale campeggiava la sritta: "tornate dai tuoi mostri", dove per mostri s'intendevano i portatori di handicap a cui Malgioglio si dedicava. La vicenda non fu mai chiarita, anche perchè non si trovò mai lo striscione, ma bastò per mettere in serio pericolo il prosecuio della carriera del futuro secondo di Zenga. Quando tutto sembrava irrimediabilmente perduto, e la Lazio lo aveva già messo fuori rosa, Malgioglio fu contattato da Giovanni Trapattoni che gli offrì un posto all'Inter, un posto che naturalmente non poteva essere rifiutato.

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