Il numero delle vittime del terremoto, accertate, sono state 297. Si sanno quanti sono i feriti, quanti gli sfollati, e si hanno già delle stime sul numero delle case inagibili. C'è però un numero, o più che altro dei nomi, di cui non si parla, perchè scomparsi. Sono i circa cinquanta dispersi del terremoto, ancora oggi reclamati dai propri parenti o amici e dei quali non si sà nulla. O almeno, se ne sanno i nomi, ma se si chiedono alle autorità, come ha fatto il quotidiano L'Unità , delucidazioni e precisazioni, non si hanno risposte. Quasi come se l'argomento fosse coperto da segreto si stato. Naturalmente si può comprendere l'angoscia di coloro che cercano queste persone, e che non si vedono dare nessun aiuto dalle autorità preposte. Gli unici che si stanno prodigando, ormai già da parecchi giorni, per dare assistenza e indicazioni ai parenti dei dispersi, sono i volontari dell'Associazione Codici (http://www.codici.org/), una Onlus che si occupa, appunto, di coprire i buchi lasciati scoperti dalle organizzazioni statali, e che ha istituito a Pescara una sala operativa che raccoglie le segnalazioni dei dispersi. Sul sito internet dell'associazione sono stati pubblicati i nomi di coloro che ancora mancano all'appello. In sostanza i dispersi sono diventati degli invisibili, di cui non si hanno più notizie e nessuno sa niente. Una storia di cui i media non parlano, anche perchè il tutto è coperto da un certo alone di mistero e le autorità sono restie a rilasciare dati in merito.
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