Ieri mattina a Roma c'è stato un grave atto di sciacallaggio psicologico. Un auto con delle insegne false della protezione civile, e tanto di megafono, ha percorso in lungo e in largo il quartiere Prati annunciando che era in corso una scossa di terremoto e che ne stava arrivando un'altra. Un brutto risveglio per gli abitanti del quartiere. Alcuni, presi dal panico, sono scesi in stada impauriti, altri hanno cercato di contattare i vigili del fuoco, ma tutti sono rimasti comunque turbati dall'incoscenza e la stupidaggine degli autori dello "scherzo". Ora la polizia indaga per scoprirne i nomi e i "buontemponi" rischiano una grave accusa per "procurato allarme". Non è il primo falso allarme diffusosi da quando è iniziato il calvario degli abruzzesi. Finora, però, erano stati preferiti altri mezzi per far circolare la notizia di ulteriori scosse: sms sui cellulari, o passaparola. Non si era ancora arrivati a preparare addirittura una falsa auto della protezione civile per farsi quattro risate alle spalle degli altri. Che vigliacchi!
lunedì 13 aprile 2009
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