E' una dato di fatto incontrovertibile, il nostro paese è, in Europa, uno di quelli con il maggior rischio sismico. Dal 17oo a oggi sono stati 42 gli eventi simici con magnitudo superiore a 6 gradi, e i terremoti che hanno portato più morte e distruzione sono stati: 1905, Calabria, 7.06; 1908, Calabria-Messina, 7.24; 1915, Avezzano, 6.99; 1919, Mugello, 6.18; 1920, Garfagnana, 6.48; 1930, Irpinia, 6.72. Sei terremoti devastanti in soli 25 anni. Da questa constatazione di pericolo dovrebbe derivare una politica adatta alla situazione. Ma il fatalismo e il lassismo di noi italiani, ci impedisce di prendere seriamente delle contromisure adatte.
Questa è una mappa dell'Italia che indica, da qui a trent'anni, le zone dove è più alta la probabilità che avvenga un sisma con magnitudo superiore a 6 gradi della scala Richter.
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Quest'altra mappa indica invece la probabilità (valutata con quattro diversi metodi, tre geologici e uno basato sulla sismicità storica), per ogni regione italiana, che un evento sismico di magnitudo superiore a 5,5 gradi avvenga entro i prossimi 25 anni.
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Bisogna recepire questi studi, e non bollarli come "gufate". Bisogna fare in modo che il prossimo sisma, perchè ci sarà un prossimo sisma, non ci trovi impreparati. E soprattutto bisogna iniziare a rispettare prima noi stessi come nazione, e poi il nostro territorio come l'unico che abbiamo. Sono sicuro che i cittadini faranno proprie queste sensibilità molto prima della classe politica.
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