venerdì 10 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: le spoglie di san Celestino V, il Papa del "gran rifiuto" dantesco, sono salve


"E' un miracolo": sono le parole del rettore della basilica di Collemaggio, don Nunzio Spinelli, alla vista della teca che contiene le spoglie di san Celestino V. Il santo a cui, nei momenti di difficoltà, gli aquilani devoti si rivolgono per ricevere conforto. Potete dunque immaginare l'emozione di tutta la città alla notizia che la reliquia è intatta. Pietro Angelerio (detto Pietro da Morrone) fu incoronato Papa nel 1294 proprio nella basilica di Santamaria di Collemaggio , e passò alla storia perchè a lui Dante Alighieri dedicò un canto della sua Divina Commedia, definendolo il Papa del "gran rifiuto". Fu infatti il primo ed unico Papa ad abdicare, dopo solo quasi quattro mesi di pontificato (29 agosto-13 dicembre 1294). Dopo la morte, avvenuta nel 1296, il suo corpo fu imbalsamato e conservato nella chiesa che ne vide l'incoronazione e dalla quale, nell 1988, fu trafugato da alcuni ladri. In seguito al ritrovamento le spoglie furono poste nella parte destra della navata della basilica che miracolosamente, bisogna dirlo, si è salvata dai diffusi crolli che hanno interessato gran parte dell'edificio. I lavori di recupero, terminati alle 18:00 di ieri, sono durati circa due ore. La teca di vetro, coperta da un drappo bianco, è stata spostata sempre all'interno dello stesso complesso in un'altra ala rimasta intatta, dove verrà custodita dalla Guardia di Finanza. In attesa, chissà quando, di tornare nella basilica restaurata. Il recupero della reliquia è un fatto molto importante per gli aquilani che, in un momento così difficile, anche alla loro fede e alle loro radici si appigliano per tornare a sperare.


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